Israele pronto all’attacco su Rafah: al via costruzione molo per aiuti

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Secondo quanto riferito dal Jerusalem Post e citato da fonti dell’Esercito Israeliano (IDF), l’isola artificiale o molo Joint Logistics Over the Shore (JLOTS) americano a Gaza dovrebbe essere completato e operativo entro l’inizio di maggio. L’IDF ha dichiarato di assumersi la responsabilità della sicurezza dell’area, come riportato da Ynet. Funzionari israeliani hanno sottolineato che il molo temporaneo per il trasporto di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza non sostituirà, ma integrerà gli sforzi di aiuto via terra, che attualmente includono oltre 500 camion al giorno provenienti da quattro valichi terrestri.

Parallelamente a queste iniziative umanitarie, ci sono segnali di crescente tensione lungo il confine meridionale della Striscia di Gaza. Un giornalista dell’Associated Press ha riferito di un massiccio ammassamento di carri armati e veicoli blindati dell’esercito israeliano lungo il confine con la città di Rafah. Questi movimenti militari, osservati vicino al valico israeliano di Kerem Shalom, indicano possibili preparativi per un’azione più decisa nella regione.

Intanto, in un’intervista all’AP, Khalil al-Hayya, membro dell’Ufficio Politico di Hamas con base in Qatar, ha dichiarato che il gruppo sarebbe disposto ad accettare una tregua di cinque anni o più con Israele e a smettere le ostilità trasformandosi in un partito politico, a condizione che venga creato uno Stato palestinese nei confini precedenti al 1967. Queste dichiarazioni, riportate dal Times of Israel, potrebbero indicare un potenziale spostamento verso un dialogo politico per risolvere le tensioni nella regione.

La situazione nella Striscia di Gaza rimane estremamente delicata, con una combinazione di sforzi umanitari, preparativi militari e aperture diplomatiche che potrebbero plasmare il futuro della regione nei prossimi mesi.

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