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di BEATRICE GALLUZZO – Chiusi i seggi austriaci, dopo la tornata elettorale di domenica 15, i dati confermano i popolari dell’ÖVP di Sebastian Kurz come primo partito del Paese, e Kurz, 31enne ex-ministro degli Esteri, come prossimo cancelliere austriaco, facendo guadagnare al candidato, tra parentesi, il titolo di più giovane capo di governo del mondo. A seguire, i socialdemocratici di Christian Kern, cancelliere uscente, si contendono il secondo posto con il partito di estrema destra FPÖ di Heinz-Christian Strache.
Si aspetta dunque che Kurz riceva formalmente l’incarico di formare il nuovo governo dal Presidente Alexander Van der Bellen. L’ÖVP non ha i numeri per governare da solo, però, dunque si necessita la creazione di una coalizione di maggioranza. Se Kurz virerà verso il partito socialdemocratico o verso la destra ultraxenofoba, è ancora da vedere. In ogni caso, per la conferma definitiva si dovrà aspettare lo spoglio dei voti per corrispondenza, che avverrà giovedì.
Il successo del partito conservatore di Kurz, che ha impostato la sua campagna elettorale sui temi della lotta all’immigrazione e della chiusura delle frontiere europee, ha travalicato i confini nazionali, riempiendo di euforia anche quei partiti che, a casa nostra, sposano la causa della limitazione dei flussi migratori. Si parla, innanzitutto, della Lega di Matteo Salvini, che ha salutato con euforia il risultato elettorale austriaco. “Elezioni in Austria, avanza il Partito della Libertà (FPÖ) da sempre alleato della Lega. E, come al solito, i giornalisti italiani (servi) parlano di vittoria degli “estremisti di destra, ultranazionalisti, islamofobi, razzisti e xenofobi”… Patetici, non vi ascolta più nessuno!”- scrive Salvini su Facebook.
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