Ciracì e Matarrelli: "Ottenuti impegni concreti da Ministero e Ufficio scolastico regionale per il Liceo Coreutico di Mesagne"

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MESAGNE (BR). Secondo gli impegni presi pubblicamente in precedenza con le famiglie, i docenti e gli studenti, i deputati Nicola Ciracì (Direzione Italia) e Toni Matarrelli (Liberi e uguali) si sono interessati alla questione del Liceo Coreutico di Mesagne. Nei giorni scorsi hanno incontrato a Roma il capo segreteria del ministro Valeria Fedeli (Miur) e nella giornata del 14 dicembre 2017 il direttore dell’Ufficio scolastico regionale pugliese Anna Cammalleri e il dirigente Vincenzo Melilli. Sia dal primo che dai secondi hanno ottenuto rassicurazioni circa l’attivazione delle cattedre mancanti per garantire agli allievi l’ordinario e completo percorso di studi.
“In qualità di parlamentari della Repubblica e al servizio del nostro territorio e al di là della differente appartenenza politica” dichiarano Ciracì e Matarrelli “abbiamo fatto presente una serie di inadempienze passate che hanno generato l’odierna situazione di disagio e disservizio pubblico e constatato che anche le ultime rassicurazioni poggiano più su auspici che su fatti e atti concreti”.
“Ieri pomeriggio” proseguono “si è convenuto sulla necessità di un’immediata iniziativa straordinaria d’impulso da parte dell’Ufficio scolastico regionale presso i competenti uffici del Ministero e sulla convocazione, prima di Natale, di una riunione operativa a Bari, presso la Direzione Regionale, al fine di coinvolgere e responsabilizzare anche la dirigenza dell’Istituto”.
Ciracì e Matarrelli, che nel corso di questa legislatura avevano già presentato congiuntamente un’interrogazione sul tema, si dichiarano momentaneamente soddisfatti dell’interesse dimostrato dai soggetti istituzionali finora coinvolti e auspicano che, grazie al contributo di ciascuno, il Liceo Coreutico possa finalmente disporre di tutte le cattedre. “Comprendiamo le difficoltà” concludono “ma tale disagio non può più andare avanti né essere tollerata oltre, il percorso didattico/formativo dei ragazzi dev’essere garantito quanto prima”.

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