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La guerra in Ucraina entra in una nuova fase: il punto

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(ph: evan_huang/Shutterstock) KIEV – Kiev e Mosca stanno ammassando truppe nel Donbass, dove l’esercito russo ha già iniziato a concentrare gli sforzi. Obiettivo: ottenere un successo militare, anche minimo, in vista della festa del 9 maggio. Le prossime settimane si preannunciano decisive. Intanto si è tenuto a Mosca il colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Ad annunciarlo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax, spiegando che l’incontro si è tenuto nella tenuta presidenziale di Novo-Ogaryovo.

“Il colloquio con Putin è stato molto duro e franco”, ha detto il cancelliere austriaco secondo l’agenzia austriaca Apa. “Non è stato un incontro amichevole”. Così la cancelleria austriaca, citata dal giornale online Kronen Zeitung. Il cancelliere austriaco ha detto al presidente russo che le sanzioni contro la Russia “saranno ulteriormente inasprite finché in Ucraina le persone continueranno a morire”. Lo riporta Die Presse. “Ora informerò nuovamente i nostri partner europei dei miei colloqui con il presidente russo e discuterò ulteriori passi”, ha aggiunto Nehammer.

Il cancelliere austriaco ha sottolineato durante l’incontro con Putin “che la guerra deve cessare, perché in guerra ci sono solo sconfitti da entrambe le parti”, apprende la tv Orf dalla cancelleria. Il cancelliere ha anche ribadito che “le sanzioni resteranno in vigore e saranno eventualmente inasprite”.

Secondo la cancelleria, Nehammer ha anche parlato “con parole chiare” dei crimini di guerra commessi a Bucha e in altre città, sottolineando la “necessità di un’inchiesta internazionale” su questi fatti.

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