I filorussi condannano a morte due combattenti britannici e uno marocchino

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Le autorità della repubblica separatista di Donetsk hanno ritenuto i tre uomini colpevoli di “terrorismo” per aver combattuto al fianco delle forze ucraine. Erano stati catturati ad aprile durante la battaglia di Mariupol.

I militari sono accusati dai filorussi di essere “mercenari” ma le famiglie dei britannici, secondo la Bbc, affermano che erano nell’esercito ucraino. Entrambi i britannici sono membri in servizio delle forze armate ucraine e il Regno Unito, spiega sempre Bbc, ha chiarito che sono da considerarsi come prigionieri di guerra che non dovrebbero essere perseguiti per aver preso parte alle ostilità. Quella pronunciata oggi dalla corte di Donetsk, non riconosciuta internazionalmente, è la sentenza di primo grado contro la quale gli imputati potranno fare appello.

I “mercenari” britannici e marocchino condannati a morte dalla sedicente Repubblica Popolare del Donetsk hanno il diritto di chiedere la grazia. A dichiararlo il tribunale dei separatisti filorussi, secondo quanto riporta la Tass.

Il governo di Boris Johnson è “profondamente preoccupato” per la condanna a morte inflitta da una corte dell’autoproclamata repubblica filorussa del Donetsk ai due “mercenari” britannici e a un commilitone marocchino. “Abbiamo ripetutamente detto che sono prigionieri di guerra, che non vanno strumentalizzati a scopi politici e che hanno diritto all’immunità in base alla Convenzione di Ginevra”, ha commentato un portavoce di Downing Street. Non senza aggiungere che Londra continua a “lavorare con le autorità ucraine per garantire un trattamento da prigionieri di guerra a ogni cittadino britannico” arruolato fra le forze di Kiev.

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