Ucraina: Zaporizhzhia bombardata e Kherson evacuata nella Giornata dei Difensori

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(ph: Oleksii Synelnykov/Shutterstock) KIEV – La guerra in Ucraina prosegue con attacchi e perdite in entrambe le fazioni. Nel duecentotrentatreesimo giorno dall’inizio del conflitto, un missile ha colpito la ferrovia nei pressi di Novyi Oskol, nella regione russa di Belgorod adiacente al territorio ucraino. Sono stati danneggiati i cavi della corrente e il transito dei treni è stato temporaneamente sospeso. Il bombardamento, eseguito dalle truppe di Kiev nella regione di Belgorod, si è riversato sul villaggio di Oktyabrsky facendo saltare in aria un deposito di munizioni e provocando morti e feriti.

È da agosto che i russi si stanno lentamente ritirando da Kherson e, sinora, sono arretrati di venti chilometri. In seguito alla controffensiva ucraina verso sud, le autorità filorusse si sono rivolte a Mosca per essere supportate nell’evacuazione dei civili dalla regione. Il Cremlino ha accolto la richiesta ma è stato chiaro nell’affermare di non voler ritirare le truppe da Kherson, poiché cedere la città al nemico significherebbe aprire uno spiraglio verso la possibile riconquista della Crimea.

Nel frattempo, Zaporizhzhia è costantemente sotto attacco e il governatore della regione ha suggerito ai residenti di trovare riparo nei rifugi e rimanerci. Sulla città continuano a piovere bombe e i raid hanno causato una ventina di morti, tra cui bambini, e almeno sessanta feriti. Le sirene antiaeree continuano a risuonare senza sosta nei quartieri e, in uno dei distretti, un grosso incendio ha richiesto l’intervento dei servizi specializzati. Si scava ancora nelle macerie del condominio abbattuto lo scorso 9 ottobre e il bilancio delle vittime è salito a dodici.

Quest’oggi, in Ucraina si celebra la Giornata dei Difensori della Patria e il presidente Zelensky ha esortato i cittadini a prestare attenzione come non mai agli allarmi aerei. Il leader ucraino ha dichiarato: “Gratitudine a tutti coloro che hanno combattuto per l’Ucraina in passato e a tutti coloro che stanno combattendo ora. A tutti coloro che hanno vinto allora e a tutti quelli che vinceranno sicuramente adesso. Vincere per coronare con successo la lotta di molte generazioni della nostra gente. Gente che ha sempre desiderato più di tutto una cosa: la libertà, per sé e per i propri figli”. (Antonio Bottalico)

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