Un irlandese-siculo-molisano vincerà “Globo d’oro” e Oscar

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di BENNY MANOCCHIA – Hollywood e’ arrivata al “punto del non ritorno”. Oggi opera sulla base di 500 milioni di dollari per mettere assieme un film, e raramente sbaglia se sceglie artisti di valore. Ma non ce ne sono molti in giro. E quei pochi sono italiani. Sembra strano, anzi sembra impossibile, ma chiedetelo ai pochi grossi produttori hollywoodiani e sentirete le loro risposte. La storia dell’Irishman, l’irlandese, e’ vera, riguarda un certo Sheehan, imbianchino, che in America divenne… l’esecutore materiale dei Bufalino. Una storia che attiro’ l’attenzione di attori e registi di quel paese dei balocchi. Subito gli occhi puntarono su un nome: Robert De Niro.

E subito Bob chiese come regista un  altro grosso nome: Martin Scorsese, il piu’ famoso di oggi. Domenica ci saranno i “Golden globes”, l’organizzazione di 93 giornalisti esteri in USA (tra i quali sono stato anch’io per diversi anni). Davvero un gruppo che conosce la cinematografia mondiale. Hollywood l’accetto’ nel 1944 avendo capito che i suoi film, venduti all’estero dopo gli ottimi servizi appunto dei 93 giornalisti , facevano  incassare milioni di dollari.

I “globes” sono un po’ la porta d’ingresso degli Academy Awards (quelli della statuetta d’oro) che saranno presentati a febbraio. Spesso chi vince nei Globi d’oro, un mese d’oro riceve la statuetta tanto desiderata. “The Irishman” vincera’ il Golden Globe e quindi anche l’Oscar. I “veri” irlandesi d’America non hanno accettato di buon viso la decisione di affidare “The Irishman” a De Niro (molisano) e Scorsese (siciliano). Nessuna novita’: tra italiani e irlandesi in questa nazione c’e’ stata da secoli una gelosia che rasenta l’odio. Un “irlandese-siculo-molisano” non aiuta. Ma aiuteranno i 50 miliardi di incasso previsti.

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