Il piacere di sniffare (che può portare anche alla morte)

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di BENNY MANOCCHIA – Quando arrivai in America, il secolo scorso, marijuana era Belzebu’, il diavolo, l’angelo cacciato dal Signore. Prima a Napoli, poi  a New York le autorita’ americane mi chiesero “do you sniff?” (tu annusi?). Non capii. A casa i miei genitori annusavano il pesce… Ma non ci volle molto per capire di che cosa parlavano. Era subentrata la paura dello sniffing nell’alta societa’ statunitense, la stessa che piu’ avanti, negli anni, e’ diventata l’annusatrice numero uno.

Ricordo il primo caso di un attore famoso, Robert Mitchum, beccato mentre sniffava e lo misero in galera “per dare un esempio”. Poi fu la volta di Sammy Davis jr. e di una catena di nomi noti, sui quali si riverso’ lo sdegno di una America che non avrebbe mai sofferto l’uso di Mary Jane negli Stati Uniti. Ma chi puo’ fermare il giovane che “vuole conoscere i segreti della vita?”. Washington creo’ un esercito speciale per bloccare  questo tsunami di foglie verdi che stavano invadendo la patria dello Zio Sam. “Not in America” urlavano in pubblico, ma ogni urlo non fece altro che spingere soprattutto i giovani a usare marijuana.

Oggi sono 104 milioni (ci ha detto l’ufficio anti-droghe) e proprio in queste ore lo Stato dell’Illinois ha passato una legge che parla chiaramente; da 21 anni in su tutti possono usare marijuana: a casa, in auto, negli uffici, non hanno detto nelle scuole, ma se entrate di nascosto in un gabinetto di una media, i fumi vi daranno un terribile mal di testa. Ormai sono rimasti in sei stati (dei 50)  a tenere forte l’ormai vecchio detto: “mai in America”.  Ricordano pesci boccheggianti fuori d’acqua. D’altronde, business is business,capite. 88 miliardi di vendite, con circa 24 di tasse che entrano nelle tasche degli Stati. A New York e’ anche un po’ ridicolo: sui metro, bus, anche sul taxi che occupi dopo che tre persone hanno sniffato li’ dentro, e’ tutto un dannato inno alla marijuana, quando non si tratta di qualcosa di piu’ forte. Gran parte dei medici hanno dovuto digerire lunghe marce di americani che invocavano la Mary Jane libera.

Oggi raramente dicono no alla richiesta di un “RX for marijuana”. Dicono: perche’  aiuta la respirazione; meglio (o peggio) ancora: serve come controllo per certi tipi di cancro. Qualcuno dice: ma dai, il popolo si abituera’ a quel “dreamer” che aiuta nei momenti di sconforto. Uno sconforto che sembra avere preso alla gola lo statunitense, che ha fatto ricco il Messico acquistando tonnellate delle sue droghe cosiddette “leggere”. Hanno ragione? Non si puo’ dire. Con l’uscita delle prima auto,a fine secolo, ci fu una specie di rivoluzione in USA: e’ un diavolo di ferro per uccidere i nostri concittadini, scrissero su molti giornali. Non e’ del tutto sbagliato. Purtroppo le auto possono anche uccidere, ma le vendite, almeno negli Stati Uniti, continuano ad aumentare. Chi puo’ veramente fermare questa avanzata che porta piacere ma anche morte?

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